Osnago 1 Maggio 2015

Osnago 1 Maggio 2015Bella compagnia e bella gara. Non avevo mai partecipato a questa gara di Osnago e quindi è stato piacevole constatare quanto sia bello il percorso proposto, ondulato e tra boschi e verdi campi.
Anche oggi il GP Bellinzago è andato in zona premi e ha portato a casa un bel cesto alimentare.Osnago 1 Maggio 2015

 

 

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Commenti

Ritratto di Manenti Claudio

grandi ragazzi!!!! a me osnago è una corsa che sta particolarmente a cuore..... e vedervi presenti oggi a questa corsa mi fa pensare di essere stato lì con voi ......grazie ragazzi del gp bellinzago...sempre e comunque alè!!!!!

Ritratto di fabiodemaio

Corsa di Osnago

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Ritrovo in piazzetta come di consueto. 11 runners tra cui Eugenio, al gradito rientro dopo problemi fisici e il redivivo Carlo. Alla sua vista, chi può, si tocca gli attributi sperando che non inizi a piovere.
Il tempo, infatti, non promette nulla di buono. Come vestirsi? Termica ? Maglietta a maniche lunghe ? Felpa? K Way ? Per non sbagliare Flavio si presenta con tutto indosso.
L'indecisione blocca chi ha scorso le altimetrie illustrate dal volantino della gara. Indomiti proseguiamo sperando che le abbiano, per errore, sostituite con il grafico dell' ECG del tachicardico settantacinquenne organizzatore.
Si parte !! 5 metri e siamo di nuovo fermi. Daniela nota due tipi sospetti di etnia simil ROM, che alle 7.30 del mattino si aggirano nel parcheggio con fare interessato, non tanto all'iscrizione al gruppo, quanto alle auto incustodite dei soci. Non credendo ad una loro possibile partecipazione come chierichetti alla Messa delle 8.00 decidiamo di spostare le macchine in zona più sicura.
Si riparte !! Arrivo ad Osnago, ritiro dei cartellini e foto di Gruppo con Carolina che gioca a nascondino dietro Claudia. Scatto che ormai, per colpa di gente con sudorazione eccessiva, inavvicinabile a fine corsa, avviene prima della manifestazione.
Bella partenza tutti insieme, come non avveniva da un pezzo. Giusto il tempo per qualche battuta e per mostrare involontariamente mezza chiappa a Daniela (con gli occhi, però, sempre ad una certa altezza ), perché la prima salita ci toglie il fiato e la voglia di parlare.
Dopo la prima, la seconda e così via. Un saliscendi continuo, prevalentemente nel bosco o comunque su sterrato.
Iniziano intanto a delinearsi le posizioni.
Davanti, i due malati immaginari, Eugenio e Carlo. Il primo avrebbe dovuto "testare con calma le sue condizioni". Il secondo è addirittura arrivato con la sua macchina dicendo di non riuscire a terminare la 7 km.
Alla prima curva, come al solito, senza nemmeno salutare, prendono il largo.
Subito dietro Franca e Daniela seguite dalla coppia di Corvetto ( Fabio e Flavio) Anna e Carolina, Fabrizio Lia e Claudia.
Il tempo regge e i passaggi nel fango non sono poi tanti.
Al primo ristoro, obbligatorio perché posizionato al termine di una salita spacca gambe, le prime tre coppie si ritrovano.
Le due dolci donzelle, abituate a bivaccare, lasciano passare i due di Corvetto, ignorando il fatto che non li rivedranno più se non all'arrivo.
I km sulle gambe iniziano a farsi sentire e i dislivelli, di conseguenza, sempre più duri da superare. Lascio l'andatura a Flavio e mi apposto sornione alle sue spalle.
Al secondo ristoro, verso il decimo km, riprendiamo Eugenio e Carlo, che, visibilmente stizziti per l'aggancio, gettano le loro bevande riprendendo immediatamente la corsa.
Io chiedo alla Signora al banco un'acqua con MENTAPIU'. Ne bevo due bicchieri e riparto.
L'effetto "Drugo Alex" è immediato. Inizio ad accelerare. Sento il respiro di Flavio farsi più affannato e … da bravo amico rallento e lo aspetto … tiè …. aumento invece l'andatura, sperando di scrollarmi "sta zecca" di dosso.
Allungando mi avvicino ai due di testa e ad un paio di km dall'arrivo li supero.
Eugenio colto nell'orgoglio, prima prova a ferirmi psicologicamente, dicendomi che ho la erre moscia e la pelata, poi prova con trucchetti tipo " hai la scarpa slacciata" o " hai visto quella bionda là dietro ?". Vedendo che tutto ciò non funziona, attiva il turbo e mi ripassa. Io tengo botta e facciamo gli ultimi km al limite dell'infarto, fino a che, la notevole differenza di età viene fuori ( AHAHAH ) e negli ultimi 300 metri prendo il sopravvento.
A poca distanza tutti gli altri e per finire Claudia, impavida, che conclude la gara, nonostante le difficoltà, mantenendo la sua andatura.
La premiazione avviene seguendo un ordine chiaro solo nella testa malata dello speaker. Si salta dal 16° al 2° posto senza una logica. In quattordicesima posizione però veniamo chiamati per ritirare un cesto alimentare, privo, ahimè, dell'ambito da molte donne (il cui nome non posso citare), salame.
La colpa di questa mancanza viene subito attribuita alla presenza di Carlo. Il cesto del 15° posto contiene infatti il desiderato salume, e con un partecipante in meno magari ……. si scherza Carlo …
Una corsa sicuramente allenante, da cui si evince come una sana competizione possa portare a raggiungere risultati inarrivabili correndo in solitaria.
Attendo un Eugenio super combattivo già da domenica, una Franca, sicuramente molto più veloce e sicura su terreni asciutti e una Daniela che aspetterà Cernusco per rimettere le cose al giusto posto …

Ritratto di Eugenio Sciortino

Mai svegliare il can che dorme caro Fabio!
A parte gli scherzi sappiamo bene che ognuno di noi gareggia con i propri limiti e avere qualcuno con cui confrontarsi è un modo per stimolarti a raggiungerli.
Grazie quindi!!

Ritratto di Deni

Approfittare dl fango per lasciarci indietro non é stato cavalleresco ​però andar tutti insieme é stato bello, tanto che la domenica dopo abbiamo fatto di nuovo gruppone :D