Resoconto 1° Strafara 2014

Finalmente una bella giornata di sole….questa è l’espressione che mi viene spontanea dopo che la sveglia suona alle 6 del mattino….ci attende la 1° Strafara per l’appunto a Fara d’Adda ma dovendo il pargolo iniziare alle 12 a lavorare e volendo provare a fare i 18 km tutti e due,ci apprestiamo a partire prima delle altre furie rosse che hanno appuntamento nella solita piazzetta del mercato a Bellinzago.
Ok…ci siamo e percorrendo praticamente da soli la strada che ci separa dalla partenza della gara ci colpiscono due cose:
1) il termometro che alle 7 segna 20 gradi
2) la cordialità con cui veniamo accolti dagli alpini di turno….mai mi era capitato di sentirmi dire “ grazie per la partecipazione” prima ancora di muovere un solo passo per la gara….ma stamattina è successo penso per la simpatia che ispira il nostro logo sulla maglietta piu’ che per l’assonnata faccia mia e di Fabio….ci portiamo quindi al gazebo della fiasp per consegnare i nostri libretti dei km da far vidimare al ritorno, passiamo poi al tavolo di iscrizione dei gruppi dove ci viene raccomandato che non dobbiamo prenderlo per vizio di partire prima degli altri altrimenti ci devono rifilare tutto il malloppone dei cartellini e dopo aver rilasciato nome, cognome, data di nascita e quanti pasti facciamo al giorno (per non essere volgari),ci danno i cartellini,prendono i soldi dell’iscrizione,li infilano nella busta del gruppo e ci danno il via libera per la gara….che ovviamente ci apprestiamo a fare con il solito entusiasmo….e si parte….il caldo si sente da subito ma il passaggio nelle campagne circostanti da modo a vari momenti di rifugio all’ombra grazie alle piante che costeggiano il percorso e coadiuvate dai ristori ben distribuiti lungo il tracciato che continua imperterrito alternando sterrato e asfalto e costeggiando in alcuni punti l’Adda che offre il suo fascino e soprattutto promette refrigerio….che voglia di fare un tuffo nelle fresche acque del fiume e lasciarsi cullare dalla corrente….e il pargolo pare che mi legga nel pensiero perché rallenta e guardandomi fisso negli occhi mi chiede se è tutto a posto….sì sì certo….tutto ok….e via salutando la località di S.Eugenio in quanto questo tratto l’ho percorso per la prima volta facendo la mia prima 30 km proprio con il nostro Eugenio che sta ritornando alla sua splendida forma…arriviamo a Canonica e da gps siamo al km 13.200 ma un cartello indica 15 km fatti…mmmm….lo conosciamo entrambi quel tratto per averlo percorso diverse volte negli allenamenti ma non risulta a nessuno dei due che mancano solo 3 km all’arrivo a Fara…probabilmente uno sbaglio di scrittura oppure un incentivo a non mollare barando sui km reali percorsi…e proseguendo sull’argine del Naviglio verifichiamo che effettivamente quel cartello è stato solo uno sbaglio di stampa….passiamo davanti alla cappelletta della madonnina sulla sinistra rispetto al Naviglio che qualche testa di bip ha provveduto bellamente a pasticciare con scritte che farebbe meglio ad esternare direttamente agli interessati invece che su un incolpevole luogo sacro e dopo un rapido segno della croce proseguiamo sul tratto di Naviglio che secondo i miei calcoli ci porterà a Groppello e alla mitica discesa verso l’Adda di Fara…in effetti è così e la discesa si dimostra una liberazione dopo la leggera ma continua salitina infida che ci accompagna da qualche km….ed eccolo…il mitico ponte di legno che attraversa il fiume e ultimo ostacolo che ci separa dall’arrivo….pardon…penultimo in quanto un molto premuroso nonno su tale ponte prende in disparte la nipotina dicendole ad alta voce che “questi arrivano di corsa come se dovessero vincere la coppa dei campioni”….manco avessimo avuto chissà che passo da kenyota…ma soprattutto si è reso conto che i cancelli sul ponte erano aperti per il passaggio della corsa podistica? Sapeva dove era in quel momento? Mah!!! Domande alla quale nessuno avrà mai una risposta e che probabilmente a nessuno interessa averla…e arriviamo al gonfiabile che delimita l’arrivo…stoppiamo i gps che rispettivamente segnano 250 mt di differenza pur avendoli fatti partire assieme e camminando arriviamo al ristoro finale….cavolo quanti runner…ma quello che risolleva il cuore è vedere da lontano la maglia rossa del nostro gruppo e poi man mano che si avanza i volti di chi la indossa…eugenio,antonella,anna, carolina,fabrizio,letizia (in versione dark),mario,giovanna,walter…tantissimi…grandi ragazzi…e nel fermarmi per uno scambio di battute con eugenio,mi rendo conto di aver perso il pargolo che fino a poco prima era vicino a me….conoscendolo guardo verso l’ultimo banchetto….e sì…arriva gongolante con un bicchiere di birra in mano….e dopo un rapido prosit alla faccia mia che dovrò fare 15 minuti di coda prima di avere un bicchiere della birra in questione,si fionda verso l’altro banchetto dove offrono una vaschetta con la pasta….pazienza…velocità mea famum tua pare che dica…e dopo poca riflessione e la travagliata timbratura dei km andiamo a ritirare il pacco gara dove ci aspettano….i ravioli di mamma GAIA…sììììì…ancora una volta loro e la persecuzione continua….avvolti nel pensiero di come riportare la notizia a casa, ci avviamo verso la macchina dove…..incredibile…arriva josè….la nostra furia rossa di diamante che tiene alto il nostro gruppo anche nelle competitive...

Appuntamento quindi alla prossima e che caldo o freddo non sminuiscano mai la voglia di crescere del nostro magico gruppo!

Mi sento comunque di dire che i podisti faresi pur essendo alla loro prima organizzazione di una marcia è lampante che  hanno dato il massimo….faccio notare che nel percorso il primo ristoro era al 3 km e gli altri al di sotto dei classici ogni 5….addirittura erano presenti cartelli che segnalavano radici sporgenti o sassi sul percorso….questo per sottolineare come un piccolo particolare sia un grande aiuto al runner che effettua il percorso. Bravi quindi agli amici bergamaschi!!!!

Alla prossima
Claudio

Categoria: